AL TRIANON
Torna la sceneggiata. Storia di “Lacrime napulitane” da Bovio al film

Nel 1925 quel grandissimo poeta che risponde al nome di Libero Bovio, con musica di Francesco Buongiovanni, scrive Lacrime napulitane. Il racconto è incentrato sulla lettera che un emigrante scrive dall’America alla vecchia madre, rimasta a Napoli con i suoi bambini. Solitudine e nostalgia permeano un testo accompagnato da una splendida e commovente melodia in cui si susseguono slanci, sofferenza e note struggenti che rendono la canzone, subito, inno nostalgico degli emigrati negli Stati Uniti. E’ solo uno dei tanti testi del rivoluzionario Bovio, rivoluzionario nel senso che recuperò, cambiò e innovò la canzone classica partenopea. Con questo e altri brani oggi considerati immensi classici. (Basti pensare a Passione, Silenzio Cantatore, ‘O paese d’ ‘o sole scritta con Vincenzo D’Annibale, per dire le prime tre che ci vengono in mente).
La prima volta di Lacreme Napulitane e i vari interpreti
Lacreme napulitane fu lanciata da Gennaro Pasquariello, al Teatro Politeama Giacosa di Napoli nel 1925. Da quel momento ha fatto il giro del mondo con interpretazioni eseguite secondo una notevole varietà di stili da Sergio Bruni a Roberto Murolo, da Massimo Ranieri a Mario Merola, che ne fece una sceneggiata-musicarello. Oltre a tanti tanti altri grandi che vi si sono cimentati, essendo un grande classico della canzone napoletana. Uno dei tanti grandi brani del più poetico paroliere di sempre: Libero Bovio.
La sceneggiata
Lacreme Napulitane diventa famosa, però, in decenni più recenti, grazie alle rappresentazioni teatrali che vedono protagonista Mario Merola che poi la porta anche al cinema, in un film diretto da Ciro Ippolito, affiancato da Angela Luce, Pupella Maggio, Tommaso Bianco, Benedetto Casillo. Fu un successo: il 55esimo film più visto, più visto per capirci di Sogni d’Oro di Nanni Moretti, negli anni (1981-82) in cui il campione d’incassi era Celentano con Orella Muti di “Innamorato pazzo”.
Il ritorno di Lacreme Napulitane al Trianon, con Francesco Merola
Dal 20 dicembre, al Trianon teatro del popolo, Lacreme napulitane ritorna sotto forma di sceneggiata, con Gloriana e Francesco Merola, per la regia di Nino D’Angelo e biglietti a prezzi popolari, in vendita anche nelle prevendite abituali e online. Per l’occasione c’è anche un garage convenzionato e speciale servizio di navetta gratuito.
Le date: si recita anche a Natale
Ecco il calendario delle rappresentazioni
· giovedì 20 dicembre, ore 21
· venerdì 21, ore 21
· sabato 22, ore 21
· domenica 23, ore 18
· martedì 25, ore 21
· mercoledì 26, ore 18
· giovedì 27, ore 18
· venerdì 28, ore 21
· sabato 29, ore 21
· domenica 30, ore 18
· martedì 1° gennaio, ore 21
· mercoledì 2, ore 21
· venerdì 4, ore 21
· sabato 5, ore 21
· domenica 6, ore 18

Giornalista professionista. Ha iniziato la sua carriera a 20 anni, a Napoli, dove si è occupata di cultura e spettacoli per il Giornale di Napoli e il Tempo per poi emigrare a Roma, dove ha vissuto per quasi due decenni, lavorando nella carta stampata, in tv e sul web, con editori di tutte le aree politiche (da Mediaset alla web-tv di area pd, Sherpa-Tv). Negli ultimi anni capitolini ha ricoperto ruoli di capo ufficio stampa in diverse istituzioni (ministeri e parlamento). Ma nel 2014 è tornata a Napoli definitivamente: qui ha fondato l’associazione Identità Insorgenti con un gruppo di amici e colleghi storici, che editano questo giornale, per offrire un’altra narrazione del Sud.