Antonella Cilento presenta il suo libro: “Nel 1600 Napoli città sporca, corrotta e puzzolente”

“Napoli nel 1600 è la più grande città d’Europa: è già la metropoli di oggi. È già corrotta, sporca, puzzolente e piena di persone che cercano di imbrogliare”. Il commento è di Antonella Cilento, che così presenta il suo nuovo libro durante la puntata odierna del tg1. La Cilento, scrittrice nata a Napoli, accomuna in una frase sola tutti gli stereotipi che da tempo affliggono i napoletani, e lo fa con il sorriso tra le labbra, promuovendo così il suo nuovo libro.
È chiaro che in un paese che si definisce “libero”, ognuno può esprimere la propria opinione, soprattutto attraverso un libro. Ma fa specie che frasi come queste vengano dette così apertamente, senza preamboli o prefazioni necessarie. Anche perché quello che passa in onda da tempo è sempre una realtà distorta di Napoli: imprecisa, tagliente e infangante. Non a tutti è chiaro, infatti, che la realtà è ben distante da quanto si dice.
Nel 1600 Napoli era il centro del mediterraneo, con uno sviluppo economico, culturale e demografico da primato assoluto. Nel 1600 Napoli ha subito una forte eruzione del Vesuvio, seguita dalla peste che decimava l’intera Europa; ne consegue chiaramente una carenza igienica, cosa verificatasi per dovere di cronaca in tutte le principali città europee, e non solo a Napoli. Ma il 1600 ha lasciato ben altra memoria di ciò che è stato a Napoli, ed è quasi impossibile citare tutti gli avvenimenti: tra la costruzione di chiese tra le più importanti di quel secolo, all’inesauribile attività di Cosimo Fanzago, i certosini, il primo soggiorno a Napoli di Caravaggio, datato 1606, il barocco napoletano ed una rigogliosa attività della scuola musicale napoletana. La lista è lunga, e quanto ci ha lasciato in eredità il 1600 è impossibile racchiudere in un solo articolo. Resta impressa però la coscienza di un popolo sovrano: nell’arte come nell’economia. Una coscienza che sarà sempre più forte della disinformazione che da tempo affligge il nostro paese.

Classe ’88, nasce e cresce a Napoli, nel rione Vasto. Sin da piccolo coltiva la passione per la scrittura, cimentandosi in piccoli racconti, strisce a fumetti e poesie – la cui musa ricorrente è Napoli -. Ha collaborato dal 2010 con diversi quotidiani cartacei e digitali e nell’aprile 2014 fonda insieme ad amici il quotidiano online “ilvaporetto.com”, curandone la gestione. Nel 2016 pubblica il suo primo romanzo, “La gabbia”, edito dalla Lfa publisher. Ha attivamente partecipato a diversi programmi ed iniziative popolari per la città di Napoli.