EUROPA LEAGUE
Napoli, tre squilli al Salisburgo: per gli Azzurri i quarti di finale sono un po’ più vicini

Al San Paolo, il Napoli rifila un sonoro 3-0 al Salisburgo nell’andata degli ottavi di finale di Europa League. Di Milik e Fabian Ruiz le reti azzurre nel primo tempo, arricchite nella ripresa dall’autogol del difensore avversario Jerome Onguene.
Quello maturato a Fuorigrotta è probabilmente il miglior risultato che la squadra di Ancelotti poteva augurarsi alla vigilia, frutto di una prestazione gagliarda e tremendamente incisiva.
Nei primi venti minuti di gara, gli Azzurri sono già andati a segno due volte. Al 10′ Mertens sguscia tra le linee del Salisburgo e serve in verticale lo smarcamento di Milik: il polacco è freddo, dribbla il portiere Walke e deposita nella rete sguarnita.
Il bis meno di dieci minuti dopo. Callejon addomestica un pallone sul vertice destro dell’area di rigore austriaca e apparecchia per la conclusione al volo dell’accorrente Fabian Ruiz. Il mancino volante del centrocampista spagnolo, dal limite dell’area, è a dir poco mortifero.
Acquisito il doppio vantaggio, il Napoli è abile nel tenere alti i giri del proprio motore. La strategia partenopea raccoglie ancora una volta i suoi frutti ad inizio secondo tempo. Dalla sinistra, Mario Rui cerca Milik nell’area piccola: l’ariete azzurro viene anticipato maldestramente da Onguene che, di testa, batte il proprio portiere.
Nel finale di gara, gli Azzurri lasciano spazio alle iniziative del Salisburgo. Ancelotti vede la squadra rifiatare ed inserisce forze fresche, con Insigne, Diawara e Ounas che subentrano al posto di Milik, Mertens e Zielinski.
A questo punto della gara, sale in cattedra Meret. Il numero uno del Napoli compie almeno tre interventi decisivi, tenendo inviolata la propria porta ed evitando di fornire maggiori speranze agli austriaci in vista del ritorno.
Ritorno in cui mancheranno Koulibaly e Maksimovic: diffidati, i due centrali del Napoli sono stati ammoniti e non potranno scendere in campo, tra sette giorni, nella gara della Red Bull Arena.
Laureato in Economia, in esilio a Milano. Classe 1990, venuto al mondo diciassette giorni prima del secondo Scudetto del Napoli. Tifoso appassionato e passionale degli Azzurri da quando a 5 anni, allettato per la varicella, mio padre e mia madre ben pensarono di farmi trascorrere quella convalescenza in compagnia delle videocassette di Maradona raccontate da Salvatore Biazzo, Luigi Necco e Italo Kuhne. Nella grande famiglia di Identità Insorgenti dal 2015, per cui scrivo e racconto le emozioni a tutto tondo del mondo calcistico partenopeo.