IL BANDO PER I MUSEI
Quante inesattezze sui nuovi direttori: facciamo chiarezza

Parte la selezione per i direttori di importanti istituti museali autonomi.
Dopo il grande clamore e le varie critiche alla riforma cosiddetta Franceschini dal nome del Ministro che ha deciso la gestione autonoma di siti archeologici e museali legati prima alle Soprintendenze, il bando per i nuovi direttori ricalca esattamente i due precedenti che hanno portato al Museo archeologico nazionale di Napoli Paolo Giulierini, al Parco archeologico di Paestum Gabriel Zuchtrieghel, alla Reggia di Caserta Mauro Felicori, a Capodimonte Sylvain Bellenger, al Parco archeologico di Ercolano, Francesco Sirano.
Osanna a Pompei prima della Riforma Franceschini
Diversa la storia di Massimo Osanna per il Parco archeologico di Pompei, prima Soprintendenza Speciale di Pompei con ancora all’interno il sito archeologico di Ercolano e in seguito, con l’autonomia gestionale di quest’ultimo, Parco archeologico. Massimo Osanna fu posto a capo del Grande Progetto Pompei scelto dal Ministro Massimo Bray nel 2014, prima della riforma degli istituti museali nata nel 2015.
I direttori della Riforma hanno un “contratto di quattro più quattro”
Quindi, i direttori della prima tornata della riforma vedranno scadere il proprio primo mandato quadriennale ad ottobre 2019 e, nel caso di risultato conseguito ritenuto soddisfacente dal Mibac, vedranno riconfermato il loro mandato per ulteriori quattro anni senza concorso. Lo ha detto il Ministro dei Beni e delle Attività culturali Alberto Bonisoli a margine di una conferenza all’Associazione Stampa estera a Roma: “Si procederà a una valutazione del loro operato. Ma a seconda della valutazione andranno avanti automaticamente oppure no. Non dovranno partecipare di nuovo a un bando. Hanno un contratto di “quattro più quattro”.
Per Pompei invece il Direttore generale uscente ha deciso di candidarsi: per continuare e ottenere un secondo mandato, dovrà sottoporsi ad una selezione internazionale.
Il bando: in attesa di direttore tre istituti di prima fascia e tre di seconda fascia
Lo scorso 22 dicembre sono scaduti i termini per la presentazione delle domande relative al bando. In attesa di direttore ci sono tre istituti di livello dirigenziale di prima fascia e tre di seconda fascia. Alla prima fascia appartengono: Pompei, la Reggia di Caserta (che ha come direttore ad interim Antonio Lampis causa pensionamento di Mauro Felicori) e le Gallerie dell’Accademia di Venezia. Alla seconda fascia il Parco archeologico dei Campi Flegrei (che attualmente ha come direttore ad interim Paolo Giulierini causa sopraggiunto limite di età e conseguente pensionamento di Adele Campanelli vincitrice del bando 2015), il Parco archeologico dell’Appia antica e il Palazzo Reale di Genova. In totale, gli aspiranti direttori sono 207 di cui più del 95% italiani e il restante stranieri. Per la Reggia di Caserta gli aspiranti sono 77 mentre per Pompei 48, compreso Massimo Osanna, tra l’altro l’unico nome di cui si conosce ufficialmente la candidatura.
73 sono invece le domande per il Parco archeologico dei Campi Flegrei dove Giulierini del Mann detiene l’interim.
Prima fascia e seconda fascia: cosa vuol dire?
Qualcuno potrà chiedersi cosa vogliano dire “prima fascia” e “seconda fascia”. Se per noi comuni mortali i Campi flegrei sono belli e meritevoli come il parco archeologico di Pompei, il direttore di seconda fascia (così come i Campi flegrei vengono inseriti) percepisce meno di un direttore di prima fascia. Ad esempio, chi lo sa che a Napoli i due principali musei della città, ambedue nazionali, sono inseriti in fasce diverse? Il Museo nazionale di Capodimonte guidato attualmente da Sylvain Bellenger è museo di prima fascia, mentre l’Archeologico di Napoli, diretto da Paolo Giulierini, è considerato Museo di seconda fascia. Sfugge la motivazione se si vuole solo considerare quest’ultimo il contenitore per eccellenza delle meraviglie del Parco archeologico di Pompei, il quale si trova (manco a dirlo) in prima fascia.
Le selezioni: il Ministro Bonisoli deciderà per Pompei e Reggia di Caserta mentre Antonio Lampis per i Campi Flegrei
Ritornando alle selezioni: le candidature di questo bando 2018 saranno valutate dalle rispettive commissioni formate da cinque esperti ognuna. Le commissioni produrranno una terna di candidati per ogni istituto. Per gli Istituti di livello dirigenziale generale (prima fascia), le terne verranno sottoposte al Ministro del Mibac Alberto Bonisoli che deciderà chi sarà il candidato della terna a cui verrà affidato l’incarico. Per gli istituti di seconda fascia le terne di candidati saranno sottoposte ad Antonio Lampis, Direttore generale dei musei.
Susy Martire
Guida turistica abilitata in Campania, Presidente dell’Associazione Guide Turistiche Campania; Laureata in Lingue e letterature straniere; appassionata di Archeologia, in particolare innamorata di Pompei e di tutto ciò che le riguarda. Segni particolari: Angeler… cioè fan di Alberto Angela (è un difetto?)