La notte bianca che ha presentato con tanto di conferenza stampa, lei, in prima persona, non è una sua responsabilità. Dopo il fallimento della serata per un intoppo burocratico ieri sera, con fermo dei vigili nel mezzo della festa, lei, la neo assessorA Eleonora De Majo, imbarazzante assessore alla cultura che ha preso il posto di Nino Daniele non per competenza ma per ragioni di calcolo politico del sindaco De Magistris, se ne lava completamente le mani. Voleva ascriversene i meriti (tanto che la web tv del Comune di Napoli dopo la conferenza di presentazione da lei indetta sull’evento aveva anche diffuso un video con una sua lunga dichiarazione): poi visto il flop per “motivi burocratici”, che dipendono anche dagli uffici del suo assessorato e vista l’incapacità di risolvere sul campo la situazione, ha preferito – con grande senso di responsabilità istituzionale – lavarsene totalmente le mani.
“La notte dell’arte del centro storico è l’evento che la seconda municipalità organizza con grande successo da ormai 7 anni – scrive infatti sul suo fb – È una grande festa che coinvolge migliaia di persone che nel cuore storico della città, fino a tarda notte, si godono spettacoli ma anche l’immenso patrimonio artistico e monumentale di cui il nostro centro storico è ricco. La municipalità ha sempre organizzato la notte d’arte con grande professionalità e poche risorse dimostrando che un evento così articolato e complesso si può realizzare con la partecipazione del territorio dei sui commercianti dell’associazionismo. L’assessorato alla cultura e al turismo ha sempre dato, per ognuna delle sette edizioni, un contributo all’evento solo in termini di promozione, garantendo inoltre l’apertura dei siti di propria competenza (San Severo al Pendino e Piazza Forcella) e rispettando il ruolo da protagonista della municipalità, che ha ideato il format e curato da sempre in autonomia contenuti e organizzazione nel suo complesso. Mi piacerebbe quindi che chi sta maldestramente provando ad attribuirmi il mancato svolgimento dei concerti di ieri sera fosse in grado di dimostrare, carte alla mano, quali sarebbero le responsabilità dirette dell’Assessorato e dunque dell’Amministrazione dinanzi ad una oggettiva assenza di documentazione adeguata allo svolgimento del pubblico spettacolo da parte degli organizzatori”.
Non una parola di scuse per gli artisti che hanno lavorato gratuitamente all’evento e che non hanno potuto esibirsi. Nè un minimo di assunzione di responsabilità, quanto meno politica, per il flop.
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