La Storia è un’Opera: il San Carlo ospite a Capodimonte

Ad aprile al Museo e Real Bosco di Capodimonte arriva la mostra “La Storia è un’Opera”, a cura di Sylvain Bellenger.
L’una fatta di suoni, voci, gesti ed espressioni corporee; l’altra di tecniche, manualità, impressioni ed espressioni psicologiche. Sono le due facce di una medesima medaglia, la Cultura, che, con la guida delle emozioni, s’appresta alla definizione della tradizione e della storia di un popolo.
È così che la tradizione teatrale e musicale incontra quella artistica e collezionistica per dare voce e nuova vita alla storia. Il periodo storico da raccontare è quello della Napoli tra settecento e ottocento, da Carlo di Borbone a Gioacchino Murat, fino a Francesco II di Borbone.
Come in un sogno, ambientato nell’affascinante cornice di uno dei luoghi più importanti della cultura napoletana, i personaggi delle grandi creazioni musicali dialogheranno con i capolavori, i luoghi e le collezioni del museo, creando ogni volta una situazione scenica particolare. In una scenografia d’eccezione, poetica e suggestiva, che unirà costumi e teatro a oggetti d’arte come porcellane, arredi e dipinti, i più bei costumi degli spettacoli del San Carlo entreranno nelle splendide sale dell’Appartamento Reale e mostreranno al pubblico tutto lo splendore, fatto di tradizioni e arti umane, che può celarsi sotto il variopinto manto della storia.
La mostra fa parte del ciclo delle grandi mostre, inaugurato nell’autunno scorso con Carta Bianca, e rientra nella programmazione messa a punto dal Museo di Capodimonte nell’intento di porsi come un’istituzione culturale di primo piano in Europa, e presentare progetti espositivi di valorizzazione delle opere delle collezioni permanenti, attraverso formule nuove e originali.

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