Napoli come Raqqa, oppure no?

“Napoli come Raqqa”, parola del presidente dell’ordine dei medici Silvestro Scotti, pronunciata dopo l’episodio montato ad arte e balzato come sovente accade su tutte le reti nazionali, di un presunto attacco con spranga provocato ai danni di un’ambulanza in piazza degli artisti, avvenuto giorni fa.
Presunto, sì, perché oggi le indagini portano ad una svolta nel caso, e ad una seconda ipotesi. L’ambulanza non sarebbe stata attaccata, ma potrebbe essere stata vittima di un incidente – provocato tra l’altro da una manovra sbagliata -. L’ipotesi è che nel velocizzare i tempi di soccorso l’auto abbia tagliato la piazza pedonalizzata, portando allo spezzamento una fune che mantenava un paletto di ferro sbalzato poi via dall’urto. Un caso, appunto, tuttora da chiarire. Ciò che resta ovviamente è l’immagine di Napoli, ancora una volta deturpata e violentata. Di episodi simili succedono d’altronde in tutta Italia, e non c’è alcuna necessità di scomodare una città come Raqqa. Lì, ahinoi, le ambulanze non girano neanche quasi più.

Classe ’88, nasce e cresce a Napoli, nel rione Vasto. Sin da piccolo coltiva la passione per la scrittura, cimentandosi in piccoli racconti, strisce a fumetti e poesie – la cui musa ricorrente è Napoli -. Ha collaborato dal 2010 con diversi quotidiani cartacei e digitali e nell’aprile 2014 fonda insieme ad amici il quotidiano online “ilvaporetto.com”, curandone la gestione. Nel 2016 pubblica il suo primo romanzo, “La gabbia”, edito dalla Lfa publisher. Ha attivamente partecipato a diversi programmi ed iniziative popolari per la città di Napoli.