Napoli-Crotone 4-3: il sabato santo azzurro è da montagne russe

Anche quando il calendario sembra concedere un turno di riposo a preoccupazioni eccessive, il Napoli decide di opporsi, complicandosi oltremodo la vita nel battere in casa il fanalino di coda Crotone.
A Fuorigrotta, gli Azzurri vincono 4-3 dopo una gara condotta per lunghi tratti e quasi compromessasi nell’ultima mezz’ora a causa di un paio di grosse disattenzioni difensive.
Su tutte, quella di Maksimovic sul momentaneo pari degli ospiti.
Quando lo scivolone interno era dietro l’angolo, ci ha pensato un altro difensore, Di Lorenzo, a riportare i tre punti dalla parte del Ciuccio con la quarta e decisiva marcatura partenopea. La seconda in campionato per l’ex laterale del l’Empoli.
Un sabato ben poco santo, un Crotone mai domo
Prima del thrilling finale, il Napoli era apparso sereno dominatore del match. A metà primo tempo, Insigne e Osimhen mettono in cassaforte il doppio vantaggio.
Simy prova a riaprirla sfruttando il primo calo di tensione napoletano, ma Mertens riporta il doppio margine di vantaggio con una pregevole punizione dal limite dell’area. Quindici giorni dopo la perla dell’Olimpico, contro la Roma, il belga si concede il bis su calcio piazzato.
Nel secondo tempo, con due gol da difendere, il Napoli si ritrova letteralmente in balia del Crotone. Cosmi ridisegna l’assetto dei calabresi togliendo l’ex Ounas e avanzando il raggio d’azione del brasiliano Messias.
La reazione dei suoi ragazzi lo premia con grande immediatezza e, nel giro di dieci minuti, ancora Simy e lo stesso Messias pareggiano i conti.
Gli Azzurri sembrano un pugile alle corde, ma fanno leva sulla propria superiorità tecnica per tentare l’assalto alla porta di Cordaz.
Gattuso ricorda di essere un allenatore e di poter disporre anche dei giocatori che ha con sé in panchina.
Entrano Elmas e Lozano per Bakayoko e Politano. Il Crotone resiste per svariati minuti, prima di capitolare dinanzi alla giocata di ala pura di Di Lorenzo.
Il risultato potrebbe farsi ancora più rotondo, ma il Napoli spreca diverse occasioni. In particolare con Insigne, a cui va comunque per distacco la palma di migliore in campo.
Al fischio finale, uno sguardo agli altri campi. La Roma lascia due punti a Sassuolo, Lazio e Atalanta soffrono ma vincono con Spezia e Udinese.
All’ora di pranzo, la Sampdoria ha fermato il Milan a San Siro sul pari (1-1). In attesa del derby di Torino in casa granata, il Napoli è quarto in classifica.
Antonio Guarino
Laureato in Economia, in esilio a Milano. Classe 1990, venuto al mondo diciassette giorni prima del secondo Scudetto del Napoli. Tifoso appassionato e passionale degli Azzurri da quando a 5 anni, allettato per la varicella, mio padre e mia madre ben pensarono di farmi trascorrere quella convalescenza in compagnia delle videocassette di Maradona raccontate da Salvatore Biazzo, Luigi Necco e Italo Kuhne. Nella grande famiglia di Identità Insorgenti dal 2015, per cui scrivo e racconto le emozioni a tutto tondo del mondo calcistico partenopeo.