Pescara, Chieti e una ventina di comuni abruzzesi in zona rossa: le regole che dovranno seguire

Scatta la zona rossa per 14 comuni del Pescarese e nove del Chietino comprese le due città capoluogo di provincia; venti, invece, i comuni abruzzesi sotto stretto monitoraggio sanitario mentre l’intera regione continua ad essere classificata come arancione. Colpa degli alti numeri del contagio e dei posti letto di terapia intensiva occupati per una percentuale pari al 41,6 per cento. Cifre che hanno convinto il presidente della regione Abruzzo, Marco Marsilio, ad emettere una ordinanza, la 11, con cui sono sospese tutte le attività scolastiche in presenza di tutte le classi delle scuole primarie, secondarie di primo e secondo grado. Non è indicata la data di ripresa delle attività in aula.
Universo istruzione
L’ordinanza regionale contiene anche una novità: una decisa accelerata per quel che riguarda la vaccinazione del corpo docente, ben 26.721 interessati “al fine di programmare il riavvio delle attività in presenza nel minor tempo possibile”. Secondo Maurizio Brucchi, referente regionale per la vaccinazione, “La campagna si sta concentrando sul mondo della scuola e su quello universitario”.
Il vaccino Astrazeneca
E’ dell’azienda biofarmaceutica anglo-svedese Astrazeneca il vaccino iniettato per immunizzare le persone dell’apparato scolastico con età compresa fino a 65 anni. Per gli over si è in attesa di disposizioni ministeriali che prevedono l’utilizzo dei prodotti di Moderna o Pfizer. Nel mese di marzo, appena entrato, all’Abruzzo, saranno consegnate circa 30mila dosi di vaccino, più che sufficienti per docenti e personale della scuola.
La richiesta al commissario per l’emergenza covid
Il presidente Marsilio e l’assessore regionale alla sanità, Nicoletta Verì, hanno chiesto al commissario straordinario all’emergenza Covid, il generale Francesco Paolo Figliuolo – per giunta nato a Pescara e che ha sostituito Domenico Arcuri da oggi – di poter attingere alla riserve dei richiami, per somministrare a tutti e subito, la prima dose “in questo modo – spiega l’assessore Verì – otterremmo un incremento dei vaccinati del 30%”.
I numeri dell’epidemia
Sono 54468 i casi totale di covid-19 con un incremento di 568 di cui 299 nel Pescarese, 95 nel Chietino e nel Teramano e 75 in provincia dell’Aquila. 39523 i guariti con un aumento di 44 casi. I decessi, complessivamente, dall’inizio della pandemia sono 1701 di cui 3 ieri. (2 i ricoveri in terapia intensiva, 622 in terapia non intensiva e ben1254in isolamento domicilaire con sorveglianza attiva della Asl. Gli attualmente positivi sono 13244.
Infrazioni
Una coppia è stata fermata in occasione di un controllo da parte delle forze dell’ordine a Silvi, in provincia di Teramo. Sono risultati essere di un paese del Pescarese ed entrambi covid positivi. Hanno violato sia il divieto di uscire dal comune che quello di isolamento domiciliare. Per loro denuncia e multa. La polizia, inoltre, ha disperso un assembramento a Piazza Salotto, nel cuore di Pescara. Sempre nel capoluogo adriatico due attività sono state chiuse mentre la finanza ha interrotto una festa di compleanno a bordo di una barca all’interno del porto turistico, 53 le multe comminate.
Tamponi e positivi
Nella sola città di Pescara, in due giorni, sono stati effettuati 4831 test che hanno scovato 47 positivi che ignoravano di essere stati contagiati dal virus; oltre 500 casi in appena sette giorni: un dato davvero preoccupante.
Giornalista professionista, iscritto all’Ordine Nazionale dei giornalisti dal 1993. Ha lavorato per televisioni, radio e quotidiani prima di arrivare ad Identità Insorgenti, raccontando l’Abruzzo, dal momento in cui il giornale è nato. Innamorato alla follia di Napoli, pur essendo pescarese, si occupa di sanità, politica e ambiente. Vanta, assieme alla moglie Patricia, pure lei giornalista, una macchina ed il portone di casa bruciati. Attivo nel campo del volontariato sociale e delle tradizioni popolari. Gattolico convinto, è ospite dei suoi 12 gatti, credente ma, da buon abruzzese e meridionale, scaramantico perché “Non è vero ma non crederci porta male!”. Vicedirettore di Identità Insorgenti da gennaio 2019.