ULTIMO ATTO
3-1 alla Lazio: il Napoli chiude bene il campionato, testa ora a Barcellona

Nell’ultimo atto della Serie 2019/20, il Napoli batte 3-1 la Lazio al San Paolo. Di Fabian Ruiz, Insigne e Politano le reti partenopee, intervallate dal momentaneo pari ospite di Ciro Immobile.
L’attaccante torrese segna anche a Fuorigrotta e aggancia, ma non migliora, il primato di gol segnati in un solo campionato da Gonzalo Higuain (36) con la maglia del Napoli nel 2015/16.
Gli Azzurri, invece, chiudono il proprio torneo al settimo posto: 62 i punti conquistati, 38 dei quali nel girone di ritorno, in cui la squadra allenata da Gattuso ha fatto registrare il terzo miglior rendimento in assoluto.
L’inversione di rotta, rispetto alla disastrosa e disastrata prima parte di stagione c’è stata, con la Coppa Italia vinta in giugno contro la Juventus a fungere da simbolo eloquente e materiale della ripresa.
La semina per il futuro è già iniziata.
Lascia la Serie A il nostro José Callejon: lo spagnolo, stasera con la fascia di capitano al braccio, saluta il San Paolo e – Barcellona a parte – si appresta a dire addio all’azzurro dopo otto stagioni. 347 presenze, 82 gol fatti e tre trofei messi in bacheca. Se ne va un’icona e si chiude l’epoca del tridente dei tre piccoletti che, nell’ultimo lustro, ha animato sogni e fantasie del popolo pallonaro di Partenope.
Non lo dimenticheremo mai!
Ansia e preoccupazione, invece, per Lorenzo Insigne, uscito dal campo in lacrime a pochi minuti dal termine per un sospetto problema fisico di natura muscolare. Il fantasista azzurro è stato tra i migliori anche nella vittoria di stasera e la sua presenza sabato prossimo, nella gara di Champions League del Camp Nou, resta seriamente in bilico.
Le nostre residue preghiere stagionali da Cuori Azzurri le rivolgiamo al numero 24 azzurro, affinché possa recuperare (e bene) per la partita con il Barcellona. Si tratta di uno dei nostri calciatori più forti e talentuosi di cui sabato sera, senza sé e senza ma, abbiamo assolutamente bisogno.
Forza Lorenzo!
Forza Napoli!
Sempre.
Antonio Guarino
Laureato in Economia, in esilio a Milano. Classe 1990, venuto al mondo diciassette giorni prima del secondo Scudetto del Napoli. Tifoso appassionato e passionale degli Azzurri da quando a 5 anni, allettato per la varicella, mio padre e mia madre ben pensarono di farmi trascorrere quella convalescenza in compagnia delle videocassette di Maradona raccontate da Salvatore Biazzo, Luigi Necco e Italo Kuhne. Nella grande famiglia di Identità Insorgenti dal 2015, per cui scrivo e racconto le emozioni a tutto tondo del mondo calcistico partenopeo.