Un anno senza eventi, un anno senza reddito: lavoratori dello spettacolo in piazza il 23 Febbraio

Il 23 Febbraio sarà passato un anno senza eventi. Per il pubblico questo significa un anno con teatri chiusi e nessun concerto. Invece per i lavoratori dello spettacolo significa una sola cosa: un anno senza lavoro e senza reddito.
Per far fronte alle pochissime politiche di sostegno ad un settore ormai abbandonato a sé stesso, i lavoratori dello spettacolo hanno indetto una manifestazione nazionale il 23 Febbraio alle ore 15, in presidio al Teatro Mercadante, Napoli. A indire la manifestazione i coordinamenti cittadini che fanno capo al coordinamento nazionale “Emergenza Continua”.
Le richieste dei lavoratori dello spettacolo
Il coordinamento nazionale dei professionisti di spettacolo e cultura “Emergenza Continua” chiarisce con un documento tutte le richieste dei lavoratori del settore:
- Sblocco immediato e conseguente erogazione dei ristori rimasti in sospeso (DL ristori 5) durante queste settimane di instabilità governativa;
- Tempestiva convocazione di un Tavolo Interministeriale che coinvolga lavoratrici e lavoratori del settore spettacolo e cultura, al quale siedano Ministero del Lavoro, Ministero dello Sviluppo Economico e Ministero dei Beni e delle Attività Culturali;
- Attuazione di una ormai necessaria riforma strutturale, formale e fattuale, del settore che tuteli realmente non solo grandi enti e grandi aziende ma anche e soprattutto lavoratrici e lavoratori;
- Progettazione e realizzazione di tutte le misure, economiche e non, relative ai protocolli di sicurezza, necessarie a garantire una vera e totale ripartenza del settore;
- Concretizzazione di provvedimenti finalizzati al finanziamento e al sostegno delle piccole e medie realtà che si occupano di spettacolo e di cultura. Infatti queste ultime, ad un anno dal blocco del pubblico spettacolo rischiano di chiudere e di non poter più compiere il loro fondamentale ruolo legato alla cultura di prossimità su tutto il territorio del nostro Paese.
Un anno senza lavoro, la vita di un lavoratore dello spettacolo
Ma come ha vissuto un lavoratore dello spettacolo dal 23 Febbraio 2020? «Lo Stato ha considerato che un lavoratore dello spettacolo medio potesse campare con poco meno di 5000 euro di aiuti economici per un intero anno» ci racconta Luca Iervolino, militante del Si Cobas Spettacolo: «Questo significa che ognuno è affidato alle sue risorse personali, poi c’è anche chi ha dovuto fare un altro lavoro ed è morto, come Adriano Urso, il pianista jazz di Roma colpito da un infarto mentre faceva il rider. Chi invece ha cominciato a fare debiti perché non aveva altro modo per sostenersi.»
«La nostra manifestazione non sarà semplicemente dimostrativa.” sottolinea Luca Iervolino. Che spiega: «A Roma ci saranno dei lavoratori sotto Montecitorio, e nel frattempo presidi in oltre 20 città. Miriamo a fare pressione affinché la delegazione romana venga accolta per un tavolo interministeriale, soprattutto in presenza del ministero del lavoro. Noi puntiamo sull’intercategorialità, per saldare le lotte e creare un fronte unico.» conclude Luca.
Ciro Giso